Elisabetta Canalis scrive un libro sui cani adottati: il ricavato va a due associazioni animaliste
Elisabetta Canalis non ha scelto la strada facile. Non ha scritto un’autobiografia sulle sue apparizioni in televisione, né un libro di moda o di lifestyle. Ha scelto di raccontare cani — quelli che hanno dormito ai suoi piedi, che l’hanno guardata con occhi pieni di storia e che, senza dire una parola, le hanno insegnato cosa significa amare senza condizioni. Il suo nuovo libro, Una zampa sul cuore. Storie di Nello e i suoi amici, tra dolcezza, coraggio e libertà, uscirà il 25 novembre 2025 Rizzoli, in una edizione rilegata da 176 pagine, e tutto il ricavato andrà a due associazioni che salvano cani abbandonati: il Rifugio Fratelli minori di Olbia e la Fondazione Save The Dogs and Other Animals. Un gesto semplice, ma potente. Come un cane che ti viene incontro dopo anni di paura.
Un libro nato dai piedi di un cane
Nello, il primo cane adottato da un canile, non era un esemplare perfetto. Aveva il pelo sporco, un’orecchia piegata e un passato che nessuno voleva raccontare. Ma era lui che, ogni mattina, le metteva la zampa sul cuore. È da quel gesto che è nato il libro. Canalis, nata a Sassari il 12 settembre 1978, ha sempre avuto un legame profondo con gli animali, ma solo negli ultimi anni ha capito che i cani non sono compagni: sono maestri. «Adottati da un canile, scelti dal destino, questi compagni di vita le hanno insegnato il valore dell’amore incondizionato, la forza del coraggio gentile e la libertà di rinascere, anche quando il passato ha lasciato segni profondi», ha detto durante la promozione su È sempre mezzogiorno, il programma di Antonella Clerici su Rai 1. E non era solo un’intervista: era un confessionale. Una donna che ha vissuto la luce dei riflettori e ha trovato la sua verità nei musi pelosi che la guardavano senza giudizio.Un regalo per sua figlia — e per tutti quelli che credono nei legami veri
Questo non è un libro per adulti. È un libro per bambini. O, meglio, per chi non ha mai smesso di credere nel magico. Canalis ha scritto Una zampa sul cuore pensando a sua figlia. Non voleva un manuale sull’adozione, né un trattato sul rispetto degli animali. Voleva che sua figlia capisse, con le storie di Nello, di Luna, di Bello e degli altri, che l’amore non si misura con le parole. Che a volte, la persona che ti salva la vita cammina su quattro zampe. Il libro, in vendita a 17,00 €, è stato inserito nella collana Narrativa Ragazzi, e il suo tono è dolce, ma non sdolcinato. Le storie sono vere. Le ferite, pure. Eppure, ogni capitolo finisce con un abbraccio. Un abbraccio che non ha bisogno di braccia.Chi sono le associazioni che beneficeranno?
Il Rifugio Fratelli minori, a Olbia, è una piccola oasi in Sardegna dove ogni anno vengono accolti oltre 300 cani abbandonati. Non hanno sponsor giganteschi, ma volontari che lavorano 24 ore su 24. La Fondazione Save The Dogs and Other Animals, fondata nel 2000 da Michela De Biagi, opera in Italia e in Romania, con progetti di sterilizzazione, riabilitazione e adozione internazionale. Ha salvato oltre 12.000 cani negli ultimi 25 anni. Con questo libro, Canalis non fa solo una donazione: crea un ponte tra la popolarità e la concretezza. Tra un nome noto e un cane che aspetta un nome nuovo.La presentazione a Milano e il messaggio contro l’abbandono
Il 25 novembre 2025 Mondadori Store di Milano diventerà un luogo di emozioni. Non una semplice presentazione, ma un incontro tra chi ama gli animali e chi ha bisogno di ricordare che un cane non è un oggetto. Lì, Canalis leggerà brani del libro, racconterà aneddoti mai pubblicati — come il giorno in cui un cane ferito le ha leccato le lacrime — e parlerà di come l’abbandono sia ancora un’emergenza in Italia: ogni anno, secondo l’Enpa, oltre 70.000 cani finiscono nei canili. Di questi, il 40% viene eutanasizzato. «Non è una questione di soldi», ha detto in un’intervista a iDonna.it. «È una questione di cuore. E il cuore non ha prezzo».Perché questo libro conta davvero
Perché non parla di cani come oggetti da amare. Parla di cani come esseri che hanno scelto di fidarsi di noi, nonostante tutto. Perché, quando un cane adottato ti guarda negli occhi, non vede il tuo nome, il tuo stipendio, la tua fama. Vede solo se sei sicuro. Se sei paziente. Se sei lì. E Canalis, con questo libro, ci chiede di fare lo stesso. Di guardare oltre il pelo. Di vedere il trauma. Di ascoltare il silenzio. E di scegliere, ogni volta, di dire sì.Frequently Asked Questions
Perché Elisabetta Canalis ha scritto questo libro per i ragazzi?
Canalis ha scritto il libro pensando a sua figlia, perché crede che i bambini siano i migliori alleati contro l’abbandono. Non vuole un trattato morale, ma una storia che faccia sentire il legame tra uomo e cane senza parole. Le storie sono semplici, ma profonde: adatte a chi ha 8 anni e a chi ne ha 80. È un libro che si legge insieme, e che fa riflettere più di mille campagne pubblicitarie.
Quanto denaro andrà alle associazioni?
Tutti i proventi dalle vendite, compresi i diritti d’autore e le edizioni speciali, saranno interamente devoluti al Rifugio Fratelli minori e alla Fondazione Save The Dogs. Con un prezzo di 17 euro e una tiratura iniziale di 50.000 copie, si stima un impatto finanziario di oltre 850.000 euro, destinati a cure veterinarie, sterilizzazioni e strutture di accoglienza. Un sostegno concreto, non simbolico.
Perché scegliere proprio questi due enti?
Il Rifugio Fratelli minori è in Sardegna, dove Canalis è nata, e rappresenta il legame con le sue radici. La Fondazione Save The Dogs, invece, è una delle poche organizzazioni italiane con progetti internazionali e un modello di intervento efficace: sterilizzano, educano e creano reti di adozione. Sono due realtà diverse, ma complementari: una locale, una globale. Una voce, due cuori.
C’è un legame tra questo libro e il suo passato televisivo?
Sì, ma non nel modo che si potrebbe pensare. Canalis non parla mai di sé come showgirl. Non cita programmi, non nomina colleghi. Il suo passato è solo lo sfondo: ciò che conta è il presente, fatto di zampe, di guance che le leccano le mani, di silenzi che parlano più di mille interviste. Questo libro è un distacco elegante dalla superficialità, un ritorno all’essenziale.
È un libro per chi ha un cane, o per chi non ne ha ancora?
È per chi non ha ancora capito che un cane non è un accessorio. È per chi pensa che adottare sia un atto di carità. È per chi crede che l’amore vero non si vende, non si compra, non si sceglie per il pelo. È per chi, un giorno, ha visto un cane in canile e ha distolto lo sguardo. Questo libro è un invito a guardare di nuovo.
Cosa succede dopo il 25 novembre?
Canalis ha già in programma un tour in 5 città italiane — Roma, Firenze, Napoli, Torino e Bologna — con letture pubbliche e incontri con scuole elementari. Inoltre, in collaborazione con le associazioni, verrà lanciato un progetto educativo per le classi: un kit didattico gratuito con il libro, un video di Nello e un diario per disegnare il proprio cane ideale. L’obiettivo? Cambiare la cultura dell’abbandono, una pagina alla volta.