Italia-Ucraina 85-75 e i 28 di Mannion: partita fantasma o dato sfuggito?

Italia-Ucraina 85-75 e i 28 di Mannion: partita fantasma o dato sfuggito?
Alessio Bellucci 10 settembre 2025 0 Commenti

La partita che non troviamo: cosa c'è e cosa manca

Esiste davvero un Italia-Ucraina 85-75 con Nico Mannion a quota 28 punti? Scorrendo i report pubblici delle Qualificazioni europee al Mondiale 2023, quel risultato non compare. Le gare ufficiali tra le due nazionali riportate nei database FIBA hanno punteggi diversi e non assegnano a Mannion una serata da 28. Il dato, insomma, non torna con ciò che è rintracciabile negli archivi.

Per capire il perché, va ricordato come erano strutturate quelle qualificazioni: finestre di partite spalmate su due anni, roster che cambiavano a seconda della disponibilità dei giocatori e, nel caso dell’Ucraina, campi neutri e calendari rimodulati per ragioni evidenti di sicurezza. In quel contesto, tra amichevoli estive, partite a porte chiuse e scrimmage, non è raro che sui social o in rassegne locali compaiano punteggi non ufficiali, poi scambiati per gare FIBA.

La voce “85-75 con 28 di Mannion” potrebbe quindi arrivare da: un’amichevole di preparazione, un test non ufficiale, un refuso di punteggio, o un’errata associazione tra partite diverse (per esempio confondendo qualificazioni e amichevoli pre-EuroBasket). Senza un boxscore firmato e archiviato, quella gara resta una “partita fantasma”.

Questo non toglie nulla al ruolo di Mannion con la Nazionale. Play-guardia del 2001, formazione statunitense e passaggio in NCAA con Arizona, ha portato creatività e strappi offensivi al gruppo azzurro. Nelle finestre FIBA ha alternato minuti da sesto uomo a serate di impatto, con fiammate in cui ha spinto in transizione e attaccato i cambi difensivi. Le sue prestazioni sono state parte della marcia che ha portato l’Italia al Mondiale 2023 e, più avanti, fino ai quarti di finale a Manila, dove il percorso si è fermato contro gli Stati Uniti.

Dove nasce la confusione (e come verificarla)

Per l’Ucraina è stato un ciclo complicato: roster ridotti, raduni a geometria variabile e diverse “casalinghe” disputate fuori dai confini. Anche questo aumenta il rumore di fondo: un punteggio circola, lo si rilancia, e in pochi controllano se fosse un test o una gara ufficiale. In parallelo, gli azzurri hanno avuto un nucleo stabile con innesti a rotazione. In questo via vai, un exploit da 20 e più punti di un singolo giocatore in amichevole non farebbe notizia solo per una sera: è il tipo di prestazione che rimbalza e, talvolta, viene riciclata come se fosse arrivata in match FIBA.

Se davvero ci fosse stato quel 85-75 con 28 di Mannion, lo troveremmo in un boxscore dettagliato: minuti, tiri tentati e realizzati, falli, valutazione. Senza quei numeri, il racconto rimane sospeso. Ecco qualche criterio utile per non perdersi:

  • Controllare se la gara era una finestra ufficiale FIBA o un’amichevole di preparazione (spesso disputate a fine estate).
  • Verificare luogo e contesto: molte “casalinghe” dell’Ucraina si sono giocate in campo neutro.
  • Cercare il boxscore completo: se manca, il dato è fragile.
  • Incrociare più fonti: rassegne stampa, comunicati federali, calendari di giornata.
  • Fare attenzione alle date: le finestre FIBA hanno periodi precisi; fuori da quei giorni, quasi sempre si tratta di test.

Il punto, alla fine, è la sostanza sportiva. Mannion è stato una pedina reale nel backcourt azzurro: quando ha avuto spazio ha alzato i possessi, ha creato vantaggi in palleggio e costretto le difese a collassare, aprendo tiri perimetrali. L’Italia, dal canto suo, ha costruito una qualificazione solida con continuità difensiva, rotazioni lunghe e una buona chimica tra veterani e giovani. Il risultato è noto: biglietto timbrato per il Mondiale 2023 e una vetrina in cui il gruppo ha confermato identità e carattere. La singola partita “85-75” resterà forse un giallo statistico; il percorso della Nazionale, quello sì, è scritto nelle prestazioni che possiamo misurare.

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