Lakers battono Jazz 140-126: Luka Dončić a 37 punti, LeBron James entra nella storia con la 23ª stagione

Lakers battono Jazz 140-126: Luka Dončić a 37 punti, LeBron James entra nella storia con la 23ª stagione
Alessio Bellucci 20 novembre 2025 0 Commenti

La Los Angeles Lakers hanno steso i Utah Jazz con un sonoro 140-126 lunedì 18 novembre 2025 al Crypto.com Arena di Los Angeles. Ma la partita non è stata solo una vittoria: è stata una cerimonia della leggenda. LeBron James, a 40 anni compiuti, ha indossato la maglia dei Lakers per la sua 23ª stagione in NBA — un record assoluto che lo distanzia da Vince Carter e Robert Parish, fermi a 21. E non si è limitato a fare da spettatore: 11 punti, 12 assist, un’assenza di rumore che ha fatto più rumore di un canestro da tre.

La notte di Luka Dončić: un show da 37 punti

Luka Dončić non ha solo giocato: ha diretto. Il giovane fenomeno sloveno ha messo a segno 37 punti, 10 assist e 5 rimbalzi, trasformando ogni azione in un’opera d’arte. Quando ha staccato da destra per un canestro in finta, il pubblico si è alzato come se fosse la finale. E non era neanche la sua miglior prestazione della settimana. Con lui, Austin Reaves ha aggiunto 26 punti e 5 rimbalzi, mentre la difesa dei Lakers ha tenuto a bada un attacco jazz che aveva bisogno di punti a ogni costo.

Il giovanissimo Keyonte George, 21 anni, ha cercato di tenere in piedi i Jazz con 34 punti, 8 assist e 5 triple — un’impresa da rookie da manuale. Ma contro un’offensiva che ha colpito al 48,7% dai campi e al 39,2% da tre, anche il miglior giocatore avversario diventa un fuoco d’artificio senza obiettivo.

LeBron: il record che nessuno pensava si potesse raggiungere

Per anni si è detto che nessuno avrebbe superato i 21 anni di carriera di Carter e Parish. Eppure, qui siamo. LeBron James, che ha giocato da rookie nel 2003, ha superato quel numero non con la forza bruta, ma con la costanza. Non ha mai saltato una stagione. Non si è mai infortunato a lungo. Non ha mai chiesto un trade per comodità. Ha semplicemente… continuato. E ora, con 23 stagioni alle spalle, è l’unico nella storia a farlo. L’NBA ha ufficializzato la cosa con un video promozionale su YouTube, che ha superato 2,1 milioni di visualizzazioni in 24 ore. Il commento più bello? Un fan ha scritto: "Ha fatto questo per i suoi figli. Ma anche per noi, che lo abbiamo visto crescere".

La sua prestazione di lunedì — 11 punti, 12 assist — non è stata da MVP, ma da capitano. Ha distribuito il gioco, ha protetto la palla, ha fatto da guida a Dončić in attacco. Ha giocato 31 minuti. Nessun rant, nessun lamento. Solo silenzio e precisione. Come un vecchio maestro che sa che il suo compito non è vincere da solo, ma far vincere la squadra.

Le due franchigie: storie che si incrociano

I Los Angeles Lakers, fondati nel 1947 a Minneapolis e trasferiti a Los Angeles nel 1960, sono ancora guidati da Rob Pelinka, general manager, e dalla proprietà del gruppo Anschutz e Buss Estate. La loro offensiva, con 140 punti segnati, è la terza più prolifico della stagione 2025-2026. Hanno vinto 11 partite su 15. Sono in corsa per il primo posto in Conferenza Ovest.

I Utah Jazz, invece, sono un team in transizione. Fondati a New Orleans nel 1974, si sono stabiliti a Salt Lake City nel 1979. Oggi sono sotto la guida di Ryan Smith, proprietario, e Will Hardy, allenatore. Ma la difesa? 118,3 punti concessi a partita — 13esima nella Conferenza Ovest. Contro i Lakers, ne hanno subiti 140. Non è stato un errore di un giorno: è il segnale di un problema più profondo. La squadra ha talento, ma non ha identità.

Cosa succede ora? Il calendario e le prossime sfide

La prossima partita dei Lakers è mercoledì 20 novembre, sempre al Crypto.com Arena, contro i Denver Nuggets alle 19:00 ora locale. Una sfida cruciale: Denver è seconda in classifica e vuole dimostrare di essere la vera minaccia per il titolo. I Jazz, invece, hanno già affrontato i Phoenix Suns martedì 19 novembre alle 19:30 al Footprint Center di Phoenix — una partita persa per 128-119, che ha peggiorato il loro record a 5-9.

Per i Lakers, la domanda è: possono mantenere questo ritmo? Per i Jazz, la domanda è: chi è il loro leader? George ha mostrato il potenziale, ma non basta. Servono esperienza, difesa, coesione. E non c’è tempo da perdere.

Perché questa partita conta più di un semplice risultato

Perché LeBron James non sta solo giocando. Sta scrivendo un capitolo che non sarà mai più ripetuto. La sua carriera è un libro di 23 capitoli, ognuno con un tono diverso: il ragazzo di Akron, il re di Cleveland, il campione di Miami, il leader dei Lakers. Ora è il vecchio saggio che ancora fa impazzire le folle. E non è un’eccezione: è la prova che l’impegno, la cura del corpo, la testa giusta — possono superare il tempo.

Dončić, invece, rappresenta il futuro. E quel futuro, a Los Angeles, ha un nome: LeBron. Non è un passaggio di testimone. È un’alleanza. Due generazioni, una stessa maglia. Due stili, una stessa vittoria.

Frequently Asked Questions

Perché la 23ª stagione di LeBron James è un record storico?

LeBron James è il primo giocatore nella storia dell’NBA a disputare 23 stagioni consecutive, superando il precedente record di 21 stagioni condiviso da Vince Carter e Robert Parish. Nessun altro ha mai giocato in 23 anni diversi senza interruzioni, né per infortuni, né per ritiri temporanei. La sua costanza fisica, mentale e professionale lo rende un fenomeno unico nel panorama sportivo mondiale.

Luka Dončić ha superato LeBron nelle statistiche di questa partita?

Sì, in termini di punteggio: Dončić ha segnato 37 punti contro i 11 di James. Ma non è un confronto diretto. Dončić è il leader offensivo, James il regista. L’assist di James (12) ha creato più opportunità di canestro per la squadra rispetto ai suoi punti. La loro sinergia è ciò che rende i Lakers letali: uno segna, l’altro fa segnare.

Come ha reagito la NBA al record di LeBron?

La NBA ha dedicato due video ufficiali su YouTube e ha inserito un messaggio promozionale nei titoli dei video, definendo la partita come "la prima apparizione ufficiale nella 23ª stagione storica di LeBron James". L’NBA ha anche aggiornato il suo sito con un profilo speciale dedicato al record, evidenziando la sua durata, la sua longevità e il suo impatto sulla generazione successiva di giocatori.

I Jazz hanno una chance di riprendersi questa stagione?

È possibile, ma difficile. Con un record di 5-9 e la difesa tra le peggiori della Conferenza Ovest, i Jazz devono trovare un’identità. Keyonte George ha talento, ma non può portarli da solo. Servono cambiamenti strategici, più esperienza in campo e una filosofia di gioco chiara. Senza questo, rischiano di rimanere fuori dai playoff per la quinta volta in sei anni.

Quando è stata l’ultima volta che i Lakers hanno segnato 140 punti?

L’ultima volta che i Lakers hanno segnato 140 punti in una partita regolare è stato il 23 dicembre 2023, contro i Sacramento Kings, con un punteggio di 141-134. Quella partita era guidata da Anthony Davis e Russell Westbrook. Questa, invece, è stata guidata da una nuova generazione: Dončić, Reaves e James. La differenza? Oggi giocano più veloci, tirano di più da tre, e hanno meno paura di fallire.

Cosa significa per il futuro del basket questo record di LeBron?

Significa che la longevità non è più un’eccezione, ma un obiettivo raggiungibile. Con l’avanzamento della scienza dello sport, della nutrizione e della riabilitazione, i giocatori possono prolungare la carriera. LeBron ha aperto la strada: non è più un miracolo giocare a 40 anni. È un modello. E i giovani lo stanno guardando. La prossima generazione potrebbe pensare: "Se lui ce l’ha fatta, perché non io?"

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